Da quando il figlio Giacomo, oggi 10 anni, nato come la sorellina Greta dal suo felice matrimonio con l’ex calciatore Bernardo Corradi, era stato colpito da un tumore cerebrale maligno (QUI il vecchio post), da mamma, la modella e conduttrice non aveva mai smesso di diffondere il suo messaggio di positività e speranza.. “Dal cancro si può guarire!”.. gridato a piena voce, lo scorso Maggio (QUI), quando il suo bambino ha terminato con successo il suo percorso di cure e vinto la sua battaglia contro la malattia.
E ora che quella luce in fondo al tunnel lei l’ha vista per davvero e la può testimoniare con ancora più forza.. la bionda showgirl Elena Santarelli ha pensato di aiutare con la sua storia altre famiglie nella medesima situazione e, con la voce rotta dall’emozione, ha presentato ieri via social il suo libro, in uscita in tutte le librerie e negozi digitali dal prossimo 22 Ottobre, “Una Mamma Lo Sa”, in cui ripercorre la dura sfida condotta al fianco del suo piccolo guerriero.
Fra le sue “Stories”, costretta ogni tanto a riprendere fiato per la commozione, Elena ha tenuto a precisare che il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto alla ricerca e alle associazioni che se ne occupano per sostenere quanti operano nella cura e le famiglie dei piccoli pazienti, con l’obiettivo magari di centrare l’acquisto di un simulatore neurochirurgico per l’ospedale “Bambino Gesù”.. “Diciamo che quando scherzo si capisce! Adesso sono abbastanza seria.. Ci sono varie motivazioni che mi hanno spinto a fare questo libro. Sono abbastanza emozionata, primo perchè mi è costato veramente molta fatica fare questo libro perchè a volte determinati ricordi e pensieri vorresti mandarli via, invece.. quando devi scrivere un libro e devi raccontare veramente la tua storia.. ritornano e credo che non spariranno mai. Uno dei motivi principali per cui ho scelto di scrivere questo libro è stato sicuramente per aiutare l’associazione “Heal” che ormai fa parte della mia vita e della mia famiglia. Io ho ceduto tutti i miei diritti del libro ad “Heal” e tutto il ricavato delle vendite non andrà sul mio conto corrente ma andrà alla onlus. Un altro motivo è che ho pensato che fino alla fine delle terapie di Giacomo e fino adesso io avessi mentito un po’ con tutti: ho mentito con i miei genitori, con le mie amiche e le persone con cui avevo meno confidenza, mostrandomi sempre sorridente e positiva. In realtà, poi dentro c’era qualcosa che dovevo tirare fuori e grazie al libro devo dire che ci sono riuscita. Ci sono cose, nel libro, che non ho detto a nessuno e forse le sa solo mio marito. Anzi ci sono dei capitoli che forse anche lui avrà il piacere di leggere per la prima volta. Spero lo apprezziate, per chi avrà voglia di leggerlo. Ci sono dei capitoli sicuramente molto forti, però del resto quello che abbiamo vissuto ha avuto un impatto molto forte nella nostra vita. E spero veramente con il ricavato del libro di poter contribuire all’acquisto del simulatore in 3D per la Neurochirurgia Pediatrica dell’Ospedale “Bambino Gesù” di Roma e di dare una speranza, perchè in fondo al tunnel.. come dimostra la mia storia.. c’è e ci deve essere!”..
Qui, di seguito, anche le parole spese dall’amico giornalista Gabriele Parpiglia che l’ha appoggiata in questo progetto..