Rientrata da Lampedusa e di nuovo a Roma, in attesa di poter proseguire come annunciato fra Puglia, Toscana ed ancora Sicilia le proprie ferie estive.. la coppia di genitori tv, Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia, oggi in un servizio fotografico con il loro bambino nelle pagine del giornale “Chi”, nell’articolo a firma di Azzurra Della Penna ha raccontato a due voci “l’estate più bella della nostra vita” iniziata con il figlioletto, Gabriele (e l’altra bimba dell’influencer, Nina) come famiglia a tutti gli effetti sull’isola che lo scorso anno fu cornice importante per l’arrivo del primogenito. Rafforzata l’intesa con la mini-aggiunta fra loro.. “Se non si è davvero uniti, un bimbo è una bomba. Ti spezza (..) Siamo genitori, ma siamo anche amanti. Siamo stati attenti e ci siamo ritagliati degli spazi nostri: siamo andati a Parigi da soli e ci siamo concessi delle serate di libera uscita”.. e superato.. “il viaggio fantastico della gravidanza da fare insieme”.. con la consapevolezza di dover lavorare con impegno sul proprio rapporto per non lasciare spazio ad incrinature di qualsiasi tipo.. “Per me una coppia si sceglie ogni giorno ed il rapporto deve essere a due: se non è così si inquina e si chiude. È un lavoro, anzi è IL lavoro tenere in equilibrio l’armonia familiare (..) In tanti mi hanno chiesto: “Ma hai fatto un figlio con una donna che ha già una figlia?”. E quindi? E quindi è tutto meraviglioso. Basta rispettare la bambina ed avere un rapporto civile con il padre. E io ho un buon rapporto con Francesco (Sarcina). (..) Paolo mi ha aiutato anche a ritrovare un equilibrio con il mio ex, è stato importante. Ora so che si puó avere una famiglia allargata e serena, che non è quella del “Mulino Bianco”, che non esiste.. peró si lavora in quella direzione”.. e chiamati a fare i conti con la pressione pubblica di essere sempre sotto la lente, magari non sempre all’altezza.. “Quando subisco attacchi faccio fatica a lasciare andare, mi invadono tanto. Così ogni tanto sono presa dall’ansia di performare, l’inquietudine ogni tanto mi assale; ma ci sto lavorando”.. è il neopapà ad aver tracciato la strada per il loro futuro, ripetendo quanto già espresso in altre interviste, con l’assenso messo in chiosa dalla mamma “bis”.. “Non c’è cosa più bella al mondo che addormentarmi con mio figlio che mi dorme sul petto, ho sempre desiderato essere padre. (..) Vorrei riuscire magari dove non sono riusciti i miei genitori. Voglio tenere la famiglia unita. Lavorando non per tutta la vita, ma un giorno davanti all’altro. (..) Noi che abbiamo una comunione di valori e guardiamo alla vita allo stesso modo ci scontriamo, peró, nelle piccole cose perchè Paolo è eccessivamente preciso. Io sono più sbadata, arrivo in ritardo, lui arriva con cinque minuti d’anticipo e mi manda al manicomio. Alla fine, gli dico: “Paolo, mollami”.