Con la presentazione dell’ultimo film italiano, “fuori concorso”.. “Lasciami Andare”, un adattamento cinematografico del romanzo di genere drammatico (che sul grande schermo annovera fra i suoi interpreti.. Stefano Accorsi, visto sfilare..qui sotto il suo fermoimmagine dal tappeto rosso.. in Armani.. Valeria Golino, in Dior, e Serena Rossi, in Emporio Armani).. e, soprattutto, con la consegna dell’ambito “Leone D’Oro” alla miglior pellicola.. si è conclusa poco fa, nella città lagunare di Venezia, anche questa straordinaria 77esima edizione della rassegna cinematografica, condizionata e rinnovata dalle norme di distanziamento.. la cui cerimonia di chiusura, trasmessa in diretta sul canale “Rai Movie”, è stata affidata come da tradizione alla madrina della mostra Anna Foglietta (in Armani Privè).
In una sala, rispetto agli scorsi anni, meno d’effetto a colpo d’occhio per ovvie ragioni ma pur sempre calorosa.. la giuria della sezione principale “Venezia 77”, quest’anno presieduta da Cate Blanchett, per il gran finale in Armani Privè.. di cui ha fatto parte anche Matt Dillon.. ha individuato in “Nomadland” di Chloé Zhao, ultimo titolo in competizione (QUI il precedente post) ad essere stato presentato ieri, il “miglior film” di quest’anno, con il conseguente videoringraziamento a distanza della sua protagonista Frances McDormand.
Le due coppe “Volpi” per le migliori interpretazioni, maschile e femminile, sono state rispettivamente consegnate a Pierfrancesco Favino.. che l’ha definita “un onore enorme”.. per il ruolo da ovazione ed applausi in “Padrenostro” di Claudio Noce (accompagnato al “Lido” dalla consorte Anna Ferzetti).. ed alla bionda attrice britannica Vanessa Kirby, in monospalla nero, per la toccante prova in “Pieces of a Woman”.
Il “Leone D’Argento” per la “miglior regia” è andato al giapponese “Wife of a Spy” (o, “Spy No Tsuma”).. il “Gran Premio della Giuria” è stato riconosciuto al distopico “Nuevo Orden” di Michel Franco.. mentre quello speciale se lo è aggiudicato “Dorogie Tovarischi!” di Andrei Konchalovsky.. e quello per la “miglior sceneggiatura” ha premiato il titolo indiano “The Disciple”.
E, da menzionare, sono anche il premio intitolato a Marcello Mastroianni per il “miglior attore emergente” dato al giovane protagonista del film iraniano “Sun Children”.. e, nella sezione “Orizzonti”, la vittoria per la “migliore sceneggiatura” assegnata a Pietro Castellitto (QUI) con “I Predatori”.