Riscattato dalla piena assoluzione (QUI il relativo post) finalmente ottenuta anche in ambito sportivo, che lo ha liberato dopo 3 anni di calvario giudiziario dal peso infamante di quell’accostamento sempre respinto con il doping e dalla macchia inevitabilmente per altrettanto tempo vista gettare sulla propria carriera da vincente.. il plurimedagliato ex campione di nuoto pesarese, Filippo Magnini, è tornato da ospite nella puntata in onda sabato di “Verissimo” per mettere la parola “fine” alla brutta disavventura vissuta e ribadire ancora una volta con un ampio sorriso la propria, oggi riconosciuta, innocenza.. “Ci sono voluti tre anni. La mia fiducia nella giustizia, ordinaria che mi aveva subito scagionato.. e sportiva, che ancora doveva capire.. c’è sempre stata ed è stata alla base della mia battaglia. E l’affetto delle persone, che mi hanno detto.. “Vai avanti!”. Io sono abbastanza capoccione, come lo ero nelle mie gare. Fino all’ultimo speravo di vincere ed è stato così, abbiamo vinto al rush finale. La verità è venuta fuori e finalmente sono libero. (..) Non avrei mai pensato di vedere associato il mio nome al doping. Per me era impossibile. (..) Tante persone combattono battaglie, probabilmente anche più importanti e gravi della mia. Però quando combatti contro quella che ai tuoi occhi è un’ingiustizia, per qualcosa che non hai fatto.. è di un dolore e di una ferita pazzesca. Perchè poi non riesci a spiegartelo e tutte le persone, leggendo i giornali, si fanno la loro verità. Questa storia è finita nel migliore dei modi, con la mia assoluzione totale.. però è stato un percorso complicato. E’ stato un percorso di grande dolore, non solo per me ma anche per le persone a me vicine.. i miei genitori e i miei amici, ma anche le persone che mi davano fiducia e volevano lavorare con me spesso sono state additate! Questa vittoria veramente mi ha liberato, come se fossi stato in galera tre anni. Non potevo andare in piscina o a vedere le manifestazioni sportive e se c’erano dei ragazzini che mi chiedevano qualcosa sullo sport mi sentivo quasi in colpa. Anche oggi che ne sono uscito, quando ripenso a questo argomento la lacrima mi scende.. perchè sono convinto che è una ferita che ci vorrà un po’ di tempo. (..) Io ho visto mettere in dubbio la mia volontà, la mia persona, i miei amici, mio nipote. (..) Sono convinto che il 99% degli atleti non ce l’avrebbe fatta a difendersi, non solo economicamente.. perchè è stata una spesa importante.. ma anche fisicamente. (..) Quando ho saputo dall’avvocato della vittoria ho fatto solo un sospiro, ho guardato Giorgia e ci siamo abbracciati.. invece mia mamma ha urlato felicissima (..) e mio babbo si è quasi sentito male. Il dispiacere più grosso è stato quello: io sono abituato a sfide importanti, in cui ti devi rialzare subito e farti vedere forte.. però, questa cosa qua i miei genitori non se la meritavano”.
E tornato anche sull’addio repentino alle vasche, raccontato nel libro di prossima uscita.. “La Resistenza dell’Acqua”.. “Non l’avevo comunicato a nessuno, perchè non volevo essere influenzato da nessuno. Il mio cuore quel giorno mi ha detto.. “Smetti di nuotare”. Un addio che ho dato con grande serenità”.. con tutte le tappe ancora della complicata vicenda appena archiviata e lasciata alle spalle.. “Io non avevo mai scritto un libro e questo non è un libro leggero, perchè è veramente la mia storia da quando ero ragazzino. La particolarità è che ho finito di scriverlo il 27 Febbraio, ovvero il giorno della sentenza. Io ho raccontato tutto e ci sono probabilmente molte cose forti, che forse alcune persone non riusciranno neanche a capire di quello che mi è successo.. però era giusto raccontarle, con rispetto e magari anche un po’ di rabbia. Tre anni della mia vita non me li ridà nessuno.. anche lavorativamente parlando, non solo a livello mentale e di stress fisico. Sono anni che non tornano, però poi si conclude con il lieto fine. La gente ha capito.. e adesso anche la legge ha capito e io sono libero”.. dal proprio futuro professionale il 38enne ex capitano azzurro non ha però escluso un eventuale ripensamento, lasciando per ora solo ipotizzare un suo clamoroso ritorno in acqua.. “Allenatore ancora no, però penso di poter essere ancora un atleta. Vediamo, ti lascio con il dubbio. Chissà..”.
E sui preparativi nel frattempo in corso d’opera, per le nozze annunciate (QUI) con la fidanzata Giorgia Palmas, l’intervistato e quasi sposo si è detto infine a buon punto.. impaziente di coronare il loro amore con il giorno più bello.. “Mi sto occupando anche di questo. In questi giorni di protrarsi del processo.. guardavamo le bomboniere, il catering, la location.. ed è stato anche un momento di distrazione comunque bello. Questi anni difficili coincidono comunque con i miei anni più belli. Un anno difficile non deve per forza essere un anno brutto, anzi per me ha coinciso con quelli più belli”.